stop alla violenza sulle donne

Mai come in questi ultimi anni in Italia, il 25 novembre, la giornata scelta dalle Nazioni Unite in ricordo della morte delle sorelle Mirabal nella Repubblica Dominicana (1960), ha avuto una cassa di risonanza e commozione, così intensa e partecipata: l’efferato omicidio di Giulia Cecchettin scuote le coscienze, i dibattiti, e le polemiche, su questo inaudito atto di malvagità, sulle contestualizzazioni psico-sociali, ambientali, sulle possibilità di prevenzione e sulle misure punitive.

È importante ricordare il significato del termine “femminicidio”: il codice penale italiano non prevede un reato specifico per il femminicidio, cosa che invece esiste per l’omicidio stradale o nautico. L’uccisione di una donna rientra nel generico reato di omicidio, ovviamente le pene sono più severe se l’omicidio è accompagnato da violenza sessuale, se è commesso da un parente, da un coniuge o un ex.

A marzo 2022 la Commissione delle Nazioni Unite ha spiegato quali statistiche vanno considerate per inquadrare il fenomeno: i femminicidi sono gli omicidi volontari di una donna in quanto donna, per cui per identificare un femminicidio si deve considerare la vittima, l’autore e il contesto in cui è avvenuto l’omicidio.

Sulla base dei criteri stabiliti dalla Commissione statistica delle Nazioni Unite, l’Istat ha pubblicato alcune stime sui femminicidi in Italia, con dati più aggiornati e attendibili solo per gli ultimi anni: nel 2019 il numero è stato pari a 111, 116 nel 2020, 119 nel 2021, 125 nel 2022 e al 19 novembre 2023 siamo a 106 (dati del Dipartimento di Polizia criminale presso il Ministero degli Interni, aggiornato ogni settimana).

Al di là dei numeri e delle statistiche, e delle interpretazioni di alcuni omicidi, un dato su tutti emerge chiaro: negli ultimi anni il numero dei femminicidi nel nostro Paese sembra essere rimasto, purtroppo, sostanzialmente stabile, segno che non si fa ancora abbastanza per prevenire.

Ans Campania partecipa con convinzione, ogni anno, alle manifestazioni che, sempre più numerose, si svolgono sul territorio, per diffondere e accrescere una cultura basata sulla parità e il rispetto, con patrocini e adesioni a tutti gli eventi tesi a promuovere i diritti e la non violenza.

Si ricorda ancora che all’interno dell’ANS Dip.to Campania, si è costituito già da anni un gruppo di lavoro denominato “Consulta Femminile ANS Dipartimento Campania per le Pari Opportunità” cui appartengono di diritto tutte le socie ANS Campania SP il cui scopo è la promozione di incontri, dibattiti, convegni, per aumentare l’informazione sulle varie problematiche sociali dell’universo femminile, in definitiva per favorire lo sviluppo di una cultura sociologica, volta al femminile.

Mimmo Condurro, presidente Ans Campania